Parte il nostro progetto di crowdfundind su eppela.com
Ecco il link del progetto: http://www.eppela.com/ita/projects/941/demas-il-ladrone-buono-spettacolo-finale
Da oggi potrete diventare co - produttori dei nostri lavori. Ognuno di voi potrà collaborare con donazioni da €2 a €1.000. Ecco le vostre ricompense:
• ricompensa da 2 €: ringraziamenti nel foglio di sala e sul nostro sito.
• ricompensa da 15 €: ringraziamenti nel foglio di sala e sul nostro sito + ti spediamo una copia del libro dello spettacolo autografata
• ricompensa da 30 €: ricompense precedenti + 1 biglietto d’ingresso per lo spettacolo con posti riservati nelle prime file
• ricompensa da 50 €: ricompense precedenti ma i biglietti saranno 2 + citazione o logo sul pieghevole dello spettacolo
• ricompensa da 100 €: ricompense precedenti + potrai assistere alle prove generali dello spettacolo + CD audio dello spettacolo autografato
• ricompensa da 150 €: ricompense precedenti + logo su locandina dello spettacolo nella prima replica
• ricompensa da 200 €: sarai nostro partner ufficiale e verrai inserito in un banner sul nostro sito, in più il tuo logo comparirà nel libro e nel libretto del CD dello spettacolo
• ricompensa da 500 €: sarai co-produttore dello spettacolo!
• ricompensa da 1.000 €: ricompense precedenti + avrai un banner dedicato sul nostro sito per 1 anno.
Da oggi, sostenere la cultura, si può. Insieme possiamo!
ecco il video di presentazione:
https://www.youtube.com/watch?v=MTpQ67V-GMs
Fabio Pellicori
giovedì 25 settembre 2014
venerdì 1 novembre 2013
Service audio e luci
Da poco tempo, Chimera è dotata anche di un service audio - luci, che usa sia per i propri spettacoli, che per la propria Sala. E proprio come la Sala, il Service è a disposizione anche per eventi organizzati da esterni (contattando prima Chimera per verificare la realizzazione della cosa). Il nostro service audio e luci:
LUCI
Power Box Eurolite sb 1100 32 A
Mixer luci 24/48 Scene setter Eurolite
Dimmer 6 canali eurolite
2x stativo stw - 370s alt. max 3,70 max carico 35kg con argano (compresi di barra t)
4x 650/1000 spot, Fresnel con bandiera
2x 300/500 spot, Fresnel con bandiera
Cavistica varia
AUDIO
Mixer Allen & Heath ZED 12 fx
2x Peavey pro 12 messenger 400W/40 hm, 12'' woofer, 1'' treiber
2x Peavey pro-sub messenger 300W/40 hm, subwoofer 15''
Peavy distance rod
Power Maxx MS 6500 Amplifier 2x590 Watt, 40Hm
Multicore 8xlr, 30m, stagebox
2x Akg wms 40 PRO sport Flexx Set F-Band
2x Shure Lce dynamic Microphone
2x Base per microfono
Cavistica varia
Quel Gatto con gli stivali
Dalla favola di Charles Perrault.
Adattamento e Regia Fabio Pellicori.
Costumi: Mari Grazia Mainieri.
Con Giannicola Mancuso, Fabio Pellicori.
Esigenze tecniche: spazio scenico 4m x4m.
Tecnica utilizzata: tecnica mista.
Durata minuti: 50.
Attori: Giannicola Mancuso, Fabio Pellicori.
Scheda e foto su: www.artechimera.it
Un mugnaio lasciò in eredità ai suoi tre figli solo un mulino, un asino e un gatto. Il maggiore ebbe il mulino. Il secondo l’asino, il più giovane il gatto. Questi non sapeva darsi pace per aver un bene così misero e si lamentava della triste sorte e della fame. Allora il Gatto prese a parlare e gli disse: - Non disperarti. Trovami un sacco e un paio di stivali per camminare in mezzo ai boschi e ti farò vedere che la sorte non è stata tanto cattiva con te quanto tu credi -. Eh si! È proprio la storia del Gatto con gli stivali come la conoscete e come vi è sempre stata raccontata; e siccome anche a noi è sempre piaciuta così, così l’abbiamo voluta mettere in scena, col giusto rispetto che si deve ad un signor Gatto con tanto di baffi e stivali che sembra un moschettiere, anzi somiglia a D’Artagnan, e, guarda guarda, sa parlare ed è veramente astuto. Il Gatto con gli stivali è uno spettacolo che parte dalla premessa del rispetto della storia nelle sue linee essenziali. La storia tradizionale è lo stimolo per sottolineare l’azione del gatto come “portatore di buone cose”. Il giovane è tra i fratelli il più debole e maltrattato, ma l’incontro col Gatto lo renderà fortunato e felice. Il valore dell’amicizia e della solidarietà sono alla base di questo accompagnatore, di questo “aiutante magico” che ha come suo compito quello di accudire e soddisfare l’avventura della vita del ragazzo. Tutti possiamo identificarci sia nel Gatto che nel ragazzo.
Il Vecchio e i 3 (Liberamente tratto da Canto di Natale di C. Dickens)
Adattamento e regia: Fabio Pellicori
Con: Marco Fioravante e Fabio Pellicori
Durata: 50 minuti.
Video disponibile su richiesta.
Con: Marco Fioravante e Fabio Pellicori
Durata: 50 minuti.
Video disponibile su richiesta.
foto, recensione e scheda su www.artechimera.it
Scrooge era un vecchio avido, talmente avido che non gli importava niente di nessuno e nemmeno del Natale. Questa situazione va avanti da moltissimi anni e anche quando il suo socio di affari, compagno per tutta la vita, muore, questo avvenimento non desta alcun tipo di sensazione nell’insensibile vecchietto. Arrivato il Natale, dopo aver sviato un sacco di persone con buoni propositi, Scrooge torna a casa e trova ad attenderlo una piacevole sorpresa: il suo amico, defunto, Marley, che gli presenterà tre “simpatici” spiriti… Questo incontro porterà di nuovo Scrooge verso la retta via e la sua salvezza interiore?
[Artisticamente] Libere riflessioni sull'uomo
Testo e Regia: Fabio Pellicori.
Coreografie: Giulia Lo Prete.
Con: Fabio Pellicori, le ragazze della Fitness and Fun.
Voce di Tiresia: Dario De Luca.
Luci e Fonica: Liborio Salerno.
Tecnica utilizzata: teatro e danza.
Durata minuti: 60.
Una riflessione sull’uomo, dalle sue origini ad oggi, che parte da un presupposto: all’inizio l’Africa era al centro del mondo, ora invece… sono passati 200 mila anni. E forse, l’uomo, resosi conto delle sue origini, ha deciso di riportare l’Africa ai suoi antichi fasti. Per farlo ha organizzato lì, nel 2010, un evento storico,irripetibile: i mondiali di calcio…Ma com’era l’uomo duecento mila anni fa? Sicuramente, simile a una scimmia, a differenza di oggi. Ma ne siamo proprio sicuri?Com’è oggi l’uomo? Inizia così la nostra riflessione sull’ uomo attraverso il teatro e la danza, con tratti tragici e comici, che si mescolano al linguaggio del corpo. Il tutto per capire, o meglio, cercare di capire, come è l’uomo, come vive l’amore. Un viaggio interiore, ma al tempo stesso comune a tutti gli uomini…. La storia dell’uomo, artisticamente parlando è un mix di sensazioni, corpi, gag, alla ricerca di come l’uomo si sia evoluto in duecento mila anni di storia: siamo davvero così diversi dalle scimmie?
Coreografie: Giulia Lo Prete.
Con: Fabio Pellicori, le ragazze della Fitness and Fun.
Voce di Tiresia: Dario De Luca.
Luci e Fonica: Liborio Salerno.
Tecnica utilizzata: teatro e danza.
Durata minuti: 60.
Una riflessione sull’uomo, dalle sue origini ad oggi, che parte da un presupposto: all’inizio l’Africa era al centro del mondo, ora invece… sono passati 200 mila anni. E forse, l’uomo, resosi conto delle sue origini, ha deciso di riportare l’Africa ai suoi antichi fasti. Per farlo ha organizzato lì, nel 2010, un evento storico,irripetibile: i mondiali di calcio…Ma com’era l’uomo duecento mila anni fa? Sicuramente, simile a una scimmia, a differenza di oggi. Ma ne siamo proprio sicuri?Com’è oggi l’uomo? Inizia così la nostra riflessione sull’ uomo attraverso il teatro e la danza, con tratti tragici e comici, che si mescolano al linguaggio del corpo. Il tutto per capire, o meglio, cercare di capire, come è l’uomo, come vive l’amore. Un viaggio interiore, ma al tempo stesso comune a tutti gli uomini…. La storia dell’uomo, artisticamente parlando è un mix di sensazioni, corpi, gag, alla ricerca di come l’uomo si sia evoluto in duecento mila anni di storia: siamo davvero così diversi dalle scimmie?
Per ulteriori approfondimenti: www.artechimera.it
Tango Nuovo
IDEAZIONE e ORGANIZZAZIONE: Chimera – La mongolfiera spettacoli
LOGISTICA E SERVICE: Chimera
MUSICISTI: Camillo Maffia (fisarmonica), Emiliano Feletti(chitarra acustica), Renato Colantuono (contrabbasso),
BALLERINI: Francesco Panei e Eva Petruzzi (Campioni italiani assoluti 2011)
DI E CON: Fabio Pellicori (segnalazione miglior attore italiano al premio Ubu 2005)
E CON: Marco Fioravante
“Il tango non è maschio, è coppia:
cinquanta per cento uomo e cinquanta
donna, anche se il passo più importante, l'"otto",
che è come il cuore del tango, lo fa la
donna. Nessuna danza popolare raggiunge
lo stesso livello di comunicazione tra i
corpi: emozione, energia, respirazione,
abbraccio, palpitazione.
Un circolo virtuoso che consente poi
l'improvvisazione…”
Miguel Ángel Zotto
Verso la fine dell’800, nei vicoli dell'Orilla, quartieri dell’Argentina costruiti dal nulla, i nuovi Argentini (di cui moltissimi italiani o figli di italiani) condividevano un destino di disillusione e disperazione, da cui ben presto emerse una speranza comune rappresentata da una volontà di fuga, sia pure soltanto momentanea, dall'oppressione, sentimento forte espresso in canzoni. Le canzoni cantavano la tristezza delle persone, ma anche la loro felicità e le loro gioie. Cantavano la solitudine, ma anche la lealtà e la fratellanza nell'avversità. La canzone divenne la consolazione in musica dell'uomo. E la canzone richiede come suo completamento espressivo la danza ed è così che nel vicoli di Buenos Aires, è nato il tango, divenuto oggi famosissimo in tutto il mondo. Attraverso la musica dal vivo, attraverso la danza dei ballerini, unita alla narrazione teatrale, abbiamo deciso di raccontarvi proprio questa storia, vissuta da un emigrante calabrese, dalle origini ad oggi, percorrendo i maggiori brani di successo e quelli composti da figli di italiani emigrati in Argentina. Ne è nata una sinergia incredibile, unica, che grazie ai sentimenti che il tango porta con sé, uniti alle tante arti presenti in questo spettacolo, regala al pubblico una materia unica, fatta di sogni e sensazioni, che lo spettatore porterà dentro di sé per un bel po’.
mercoledì 23 ottobre 2013
Desaparecido
Organizzazione: Chimera – La Mongolfiera Spettacoli
Testo e Regia: Fabio Pellicori
Con: Marco Fioravante, Francesco Panei, Fabio Pellicori e Eva Petruzzi
Assistente alla drammaturgia: Laura Bevilacqua
Editore: La Mongolfiera Editrice
Fonica e luci: Luca Oliveto
Testo e Regia: Fabio Pellicori
Con: Marco Fioravante, Francesco Panei, Fabio Pellicori e Eva Petruzzi
Assistente alla drammaturgia: Laura Bevilacqua
Editore: La Mongolfiera Editrice
Fonica e luci: Luca Oliveto
Una storia nata dallo scendere in piazza per un diritto. Scendere in piazza per avere qualcosa di necessario: il libretto studentesco liceale. Un documento che dà la possibilità di avere sconti sui testi scolastici e sull’utilizzo dei mezzi pubblici. Un diritto, una possibilità di continuare il proprio percorso di studi, di vita. Tutto parte da qui. Il coraggio di alcuni giovani che lottano per i propri sogni e che verranno considerati per questo motivo dei “sovversivi”. Per questo motivo vengono rapiti, torturati, seviziati e uccisi. Tutti tranne uno: perché “si è deciso che tu devi vivere, ma una condizione: devi dimenticare quello che hai visto qua dentro, anzi devi dimenticare di essere stato qui dentro”. Abbiamo deciso di partire da qui, dal tema della triste Notte delle Matite, come la chiamava in gergo la polizia argentina. Una pagina terribile della triste storia dittatoriale argentina, che va dal 1976 al 1983; un periodo conosciuto come Guerra Sporca. Ci siamo fermati a capire e ci è venuta la voglia di raccontare, attraverso il teatro e la danza, la storia di questi ragazzi, le speranze che per loro voleva dire quella manifestazione. Già, una manifestazione, come se ne fanno tante oggi, per qualsiasi motivo. Oggi è quasi una “routine” lo scendere in piazza, ma quanti credono fermamente in quello che fanno, in quello per cui vanno a manifestare, al punto di dare la vita per i loro ideali? Quei ragazzi erano pronti a dare la loro vita per i loro sogni, a differenza di molti ragazzi e manifestanti di oggi, o forse, come molti ragazzi e manifestanti di oggi… Non lo sappiamo, ma crediamo che mostrare ai ragazzi, alle persone, la storie di quei ragazzi, di quelle persone, possa essere utile a fare una riflessione. Una riflessione, questo vogliamo. Perché nel mondo di oggi, che va ad una velocità supersonica, molto spesso non c’è il tempo per fermarsi a riflettere. Eppure, a volte, sarebbe meglio riflettere e imparare dal passato….
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