venerdì 1 novembre 2013

Service audio e luci



Da poco tempo, Chimera è dotata anche di un service audio - luci, che usa sia per i propri spettacoli, che per la propria Sala. E proprio come la Sala, il Service è a disposizione anche per eventi organizzati da esterni (contattando prima Chimera per verificare la realizzazione della cosa). Il nostro service audio e luci:



LUCI

Power Box Eurolite sb 1100 32 A

Mixer luci 24/48 Scene setter Eurolite

Dimmer 6 canali eurolite

2x stativo stw - 370s alt. max 3,70 max carico 35kg con argano (compresi di barra t)

4x 650/1000 spot, Fresnel con bandiera

2x 300/500 spot, Fresnel con bandiera

Cavistica varia



AUDIO

Mixer Allen & Heath ZED 12 fx

2x Peavey pro 12 messenger 400W/40 hm, 12'' woofer, 1'' treiber

2x Peavey pro-sub messenger 300W/40 hm, subwoofer 15''

Peavy distance rod

Power Maxx MS 6500 Amplifier 2x590 Watt, 40Hm 

Multicore 8xlr, 30m, stagebox

2x Akg wms 40 PRO sport Flexx Set F-Band

2x Shure Lce dynamic Microphone

2x Base per microfono

Cavistica varia

Quel Gatto con gli stivali


Dalla favola di Charles Perrault.

Adattamento e Regia Fabio Pellicori.

Costumi: Mari Grazia Mainieri.

Con Giannicola Mancuso, Fabio Pellicori.

Esigenze tecniche: spazio scenico 4m x4m.

Tecnica utilizzata: tecnica mista.

Durata minuti: 50.

Attori: Giannicola Mancuso, Fabio Pellicori.

Scheda e foto su: www.artechimera.it


Un mugnaio lasciò in eredità ai suoi tre figli solo un mulino, un asino e un gatto. Il maggiore ebbe il mulino. Il secondo l’asino, il più giovane il gatto. Questi non sapeva darsi pace per aver un bene così misero e si lamentava della triste sorte e della fame. Allora il Gatto prese a parlare e gli disse: - Non disperarti. Trovami un sacco e un paio di stivali per camminare in mezzo ai boschi e ti farò vedere che la sorte non è stata tanto cattiva con te quanto tu credi -. Eh si! È proprio la storia del Gatto con gli stivali come la conoscete e come vi è sempre stata raccontata; e siccome anche a noi è sempre piaciuta così, così l’abbiamo voluta mettere in scena, col giusto rispetto che si deve ad un signor Gatto con tanto di baffi e stivali che sembra un moschettiere, anzi somiglia a D’Artagnan, e, guarda guarda, sa parlare ed è veramente astuto. Il Gatto con gli stivali è uno spettacolo che parte dalla premessa del rispetto della storia nelle sue linee essenziali. La storia tradizionale è lo stimolo per sottolineare l’azione del gatto come “portatore di buone cose”. Il giovane è tra i fratelli il più debole e maltrattato, ma l’incontro col Gatto lo renderà fortunato e felice. Il valore dell’amicizia e della solidarietà sono alla base di questo accompagnatore, di questo “aiutante magico” che ha come suo compito quello di accudire e soddisfare l’avventura della vita del ragazzo. Tutti possiamo identificarci sia nel Gatto che nel ragazzo.

Il Vecchio e i 3 (Liberamente tratto da Canto di Natale di C. Dickens)

Adattamento e regia: Fabio Pellicori

Con: Marco Fioravante e Fabio Pellicori

Durata: 50 minuti.

Video disponibile su richiesta.

foto, recensione e scheda su www.artechimera.it


Scrooge era un vecchio avido, talmente avido che non gli importava niente di nessuno e nemmeno del Natale. Questa situazione va avanti da moltissimi anni e anche quando il suo socio di affari, compagno per tutta la vita, muore, questo avvenimento non desta alcun tipo di sensazione nell’insensibile vecchietto. Arrivato il Natale, dopo aver sviato un sacco di persone con buoni propositi, Scrooge torna a casa e trova ad attenderlo una piacevole sorpresa: il suo amico, defunto, Marley, che gli presenterà tre “simpatici” spiriti… Questo incontro porterà di nuovo Scrooge verso la retta via e la sua salvezza interiore?

[Artisticamente] Libere riflessioni sull'uomo

Testo e Regia: Fabio Pellicori.

Coreografie: Giulia Lo Prete.

Con: Fabio Pellicori, le ragazze della Fitness and Fun.

Voce di Tiresia: Dario De Luca.

Luci e Fonica: Liborio Salerno.

Tecnica utilizzata: teatro e danza.

Durata minuti: 60.

Una riflessione sull’uomo, dalle sue origini ad oggi, che parte da un presupposto: all’inizio l’Africa era al centro del mondo, ora invece… sono passati 200 mila anni. E forse, l’uomo, resosi conto delle sue origini, ha deciso di riportare l’Africa ai suoi antichi fasti. Per farlo ha organizzato lì, nel 2010, un evento storico,irripetibile: i mondiali di calcio…Ma com’era l’uomo duecento mila anni fa? Sicuramente, simile a una scimmia, a differenza di oggi. Ma ne siamo proprio sicuri?Com’è oggi l’uomo? Inizia così la nostra riflessione sull’ uomo attraverso il teatro e la danza, con tratti tragici e comici, che si mescolano al linguaggio del corpo. Il tutto per capire, o meglio, cercare di capire, come è l’uomo, come vive l’amore. Un viaggio interiore, ma al tempo stesso comune a tutti gli uomini…. La storia dell’uomo, artisticamente parlando è un mix di sensazioni, corpi, gag, alla ricerca di come l’uomo si sia evoluto in duecento mila anni di storia: siamo davvero così diversi dalle scimmie?

Per ulteriori approfondimenti: www.artechimera.it

Tango Nuovo


IDEAZIONE e ORGANIZZAZIONE: Chimera – La mongolfiera spettacoli

LOGISTICA E SERVICE: Chimera

MUSICISTI: Camillo Maffia (fisarmonica), Emiliano Feletti(chitarra acustica), Renato Colantuono (contrabbasso),

BALLERINI: Francesco Panei e Eva Petruzzi (Campioni italiani assoluti 2011)

DI E CON: Fabio Pellicori (segnalazione miglior attore italiano al premio Ubu 2005)

E CON: Marco Fioravante



“Il tango non è maschio, è coppia:

cinquanta per cento uomo e cinquanta

donna, anche se il passo più importante, l'"otto",

che è come il cuore del tango, lo fa la

donna. Nessuna danza popolare raggiunge

lo stesso livello di comunicazione tra i

corpi: emozione, energia, respirazione,

abbraccio, palpitazione.

Un circolo virtuoso che consente poi

l'improvvisazione…”

Miguel Ángel Zotto


Verso la fine dell’800, nei vicoli dell'Orilla, quartieri dell’Argentina costruiti dal nulla, i nuovi Argentini (di cui moltissimi italiani o figli di italiani) condividevano un destino di disillusione e disperazione, da cui ben presto emerse una speranza comune rappresentata da una volontà di fuga, sia pure soltanto momentanea, dall'oppressione, sentimento forte espresso in canzoni. Le canzoni cantavano la tristezza delle persone, ma anche la loro felicità e le loro gioie. Cantavano la solitudine, ma anche la lealtà e la fratellanza nell'avversità. La canzone divenne la consolazione in musica dell'uomo. E la canzone richiede come suo completamento espressivo la danza ed è così che nel vicoli di Buenos Aires, è nato il tango, divenuto oggi famosissimo in tutto il mondo. Attraverso la musica dal vivo, attraverso la danza dei ballerini, unita alla narrazione teatrale, abbiamo deciso di raccontarvi proprio questa storia, vissuta da un emigrante calabrese, dalle origini ad oggi, percorrendo i maggiori brani di successo e quelli composti  da figli di italiani emigrati in Argentina. Ne è nata una sinergia incredibile, unica, che grazie ai sentimenti che il tango porta con sé, uniti alle tante arti  presenti in questo spettacolo, regala al pubblico una materia unica, fatta di sogni e sensazioni, che lo spettatore porterà dentro di sé per un bel po’.

per video, foto, recensioni e scheda: www.artechimera.it